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Non è detto che sia destino di tutti i giovani diventare vecchi, mentre tutti i vecchi sono stati giovani, prima o poi.
Banale verità che i bambini ignorano.
Così capita di restare sorpresi nel conoscere aspetti della giovinezza di un "vecchio" conosciuto da bambino, se per riservatezza o altro, non ne ha mai parlato. Proprio questo è accaduto a me visitando sabato scorso la bella mostra nell'uccelliera del castello di Carpi in cui, con delicatezza rispettosa e buon gusto è stato esposto il carteggio di due fidanzati carpigiani
all'inizio del secolo scorso.

La nipote lo ha scoperto solo ora, a distanza di un secolo, riordinando la soffitta danneggiata dal terremoto, e, sorpresa e commossa dalla qualità del carteggio, lo ha proposto con affettuosa solecitudine alla biblioteca comunale che ne ha curato con sensibilità e perizia l'allestimento.
Credo che chiunque abbia visto la mostra sia rimasto piacevolmente incantato dalla bellezza delle cartoline illustrate, una vera rarità, e dalla affettuosa spontaneità dei testi, ma ancora più coinvolgente è stata per me la visita perché ero accompagnato da E., mia amica cara da tutta la vita e nipote di Rosina, la fidanzata, che io frequentai da bambino quando era già nonna.
Pubblicato da Alessandro C. Candeli (@lec) lun 23 settembre 2013
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"Hac re videre nostra mala
non possumus; // alii simul delinquunt, censores
sumus." (*)
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