C'era un vecchio di Brisighella
che mangiava solo pane e mortadella
né pioggia o sole né tempesta o vento
lo distoglievan dal suo comportamento
quel metodico vecchio di Brisighella
Questo mio Limeric è un tpico prodotto fatto in casa come i tortellini di Natale. Il maestro di questo genere di "nonsense", poco popolare in Italia, è Edward Lear, un inglese dell'800, abile disegnatore e grande viaggiatore, che morì a San Remo nel 1888. In italiano i suoi limerics sono conosciuti nella traduzione di Carlo Izzo che amava lo spirito di Lear e pubblicò "Il libro delle follie" (Neri Pozza editore, Venezia 1954) e, più tardi, "Il libro dei nonsense" (Einaudi editore, Torino 1970). Entrambi sono impreziositi da illuminanti introduzioni sul nonsense dello stesso Izzo e corredati delle illustazioni che Lear disegnò ad accompagnamento e completamento dei testi che, nelle sue intenzioni, erano destinati ai ragazzi. Solo il volume del 1970 contiene, accanto alla traduzione illustrata, anche il testo originale in inglese.
Riporto qui sotto un limeric preso dal volume del '54 non perché sia più significativo di altri, ma perché, dopo quarant'anni, ancora mi suona nell'orecchio recitato dalla calda voce comunicativa di Carlo Izzo che, per una ragione che ignoro, lo portava come esempio, calcando sull'aggettivo "romantico" dell'ultino verso: chiave di volta interpretativa del tutto.

Chi volesse saperne un po' di più su Edward Lear clicchi qui ; mentre chi volesse leggersi qualche altro limeric di Lear (purtroppo privo delle illustrazioni di corredo) clicchi qui
La ragione che mi ha indotto, dopo decenni di oblio, a ripescare dagli scaffali di casa i due volumi di nonsense, amati e dimenticati, è un "incontro" casuale in rete. Partendo da un articolo sul supplemento culturale della domenica de Il sole 24ore e passando dagli spiritosissimi Green Porno di Isabella Rossellini, mi sono imbattutto in alcuni "Video senza senso" cioè dei nonsense in formato clip video. La trasmigrazione dall'ottocentesca carta&penna al video-clip ha stuzzicato la mia curiosità, così ne ho guardato alcuni e ne propongo qui sotto uno che ho apprezzato particolarmente:
Pubblicato da Alessandro C. Candeli (@lec) lun 28 giugno 2010
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"Hac re videre nostra mala
non possumus; // alii simul delinquunt, censores
sumus." (*)
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