Come Cesare ci riferisce, diebus decem omni opere effecto, fortificato e presidiato il ponte su entrambe le sponde, l’esercito romano attraversò il Reno. Cesare non si fermò nel territorio degli Ubi, ma passò verso Nord, diretto al paese dei Sugambri. Durante il percorso arrivarono da lui molti messaggeri di popoli vicini per chiedergli pace ed amicizia: lui rispose con amicizia e benevolenza. Ma, giunto alla terra dei Sugambri non trovò nessuno, perchè si erano preparati a fuggire sin dal primo giorno di costruzione del ponte. Siamo approssimativamente a Maggio. Cesare rimase in quelle terre per pochi giorni, dopodichè tornò dagli Ubi. Possiamo dire che gli esiti siano stati positivi perchè Cesare voleva spaventare i Germani, vendicarsi dei Sugambri e liberare gli Ubi dalla pressione degli Svevi. Cesare ritenne di aver ritratto sufficiente prestigio e vantaggi, tanto che tornò in Gallia e fece tagliare il ponte.